giovedì 20 dicembre 2007

La Controra

L'amica del blog accanto, con il suo post sulle caramelle dagli sconosciuti e sui mostri dell'infanzia mi ha fatto venire in mente un po' di mostri dimenticati.
Vengo da una piccola isola, dove non c'erano grandi pericoli. Si giocava a pallone in strada (io a porta perché sono sempre stato una schiappa) e ci si fermava quando, di tanto in tanto, passava una macchina. Ma tornando ai mostri che popolavano la mia infanzia:
- La Controra, che io immaginavo come una donna grossa, sudata e sbuffante con orecchini d'oro luccicanti. La Controra poteva rapirti se non ti addormentavi durante i torridi pomeriggi estivi. Ora, visto che io non ho mai amato questo rito della pennica ho atteso spesso che questa figura si materializzasse e qualche volta è accaduto, si trattava di mia nonna nascosta dietro gli alberi con un lenzuolo in testa.
- Le Janare, donne schiamazzanti dalle lunghissime unghie che volavano su scope e ti rapivano se andavi verso il mare da solo.
- La Giuditta e la Giovanna, donne cattivissime che ti tagliavano la testa e ti facevano accadere cose bruttissime, spuntavano dal mare a scelta tra il 24 giugno, il giorno di San Pietro e Paolo, il 15 agosto, giorni nei quali ovviamente non si poteva andare al mare perché "giornate segnalate".
- Il Munacieddo, folletto che ti portava regali o ti faceva dispetti facendo scomparire o spostando gli oggetti della casa.
Non ho mai avuto paura di questi esseri soprannaturali. Mi hanno sempre terrorizzato invece i serpenti. Una volta me ne sono ritrovato uno a 10 centimetri dalla mia faccia che mi guardava fisso negli occhi e mi faceva la linguaccia.

lunedì 17 dicembre 2007

Cronaca vera

L'altro giorno leggevo il giornale che distribuiscono gratuitamente sull'autobus a Lussemburgo e mi hanno colpito le due notizie alla pagina della cronaca nazionale: la prima era che c'era stato un incendio a Dudelange, le case erano andate distrutte ma gli eroici pompieri erano riusciti a mettere in salvo le galline tirandole fuori dal pollaio. La seconda, che una donna si era addormentata sull'autobus e si è risvegliata rinchiusa nel deposito di Septfontaines. Meno male che aveva il cellulare e così la polizia granducale è potuta correre a sirene spiegate a liberarla.

sabato 15 dicembre 2007

Weekend a Lussemburgo


Buongiorno! Oggi a Lussemburgo c'è un sole bellissimo! Questo è il panorama che si vede dalla mia finestra. In compenso però fa un freddo cane. Credo che la temperatura sia sotto zero. Mi sa che questo è il mio primo weekend da solo a Lussemburgo, oggi vado a comprare le sedie in Germagna con la mia vicina e stasera in giro con una mia nuova amica

venerdì 14 dicembre 2007

Segnali stradali

Questa settimana, con i miei genitori ho preso un'auto a noleggio e ho girato attraverso quattro paesi (da Paperopoli non è così difficile) e mi sono accorto che per l'armonizzazione dei segnali stradali manca ancora qualcosina. A Lussemburgo alcuni sono sull'asfalto, in Germagna sono incomprensibili, in Francia e Belgio più familiari. Poi ci sono una serie di assurdità, tipo che sulla tangenziale di Parigi la precedenza ce l'ha la macchina che entra e non quella che è già a 80 all'ora sull'autostrada! Già, le precedenze, mi sono accorto che esistono dopo aver visto la faccia di un amico francese in macchina con me sbiancare perché non mi fermavo agli incroci. Ebbene in Francia e a Lussemburghio, anche se sei sulla strada principale si lascia passare chi viene da destra. Io dopo 13 anni di patente, una patente granducale elargitami sulla fiducia dietro fotocopia di quella italiana, ero convinto che la precedenza era di chi se la prendeva! E invece a Lussemburgo a volte devo addirittura fare quei calcoli da settimana enigmistica per decidere chi passa prima tra chi ha lo stop, chi le precedenze, i pedoni in diagonale e il bus con la corsia preferenziale. Poi per darsi le arie hanno i segnali strani del tram e li usano gli autobus per complicare ancora di più la questione. Io poi non sono mai stato portato per queste cose, da piccolo pensavo che il divieto di sosta indicasse il parrucchiere. Perché davanti al negozio di Enzo il parrucchiere ce n'era uno con su scritto "permanente fine" e davanti a quello di Franco, sempre pieno di gente "permanente continua". Dimenticavo, ho appena ordinato alla mia veneranda età la mia prima macchina...

martedì 11 dicembre 2007

Benvenuti a Paperopoli


L'altra settimana, guardando il minuscolo Aeroporto Internazionale del Lussemburgo mi è venuta un'illuminazione. Mi sono ricordato dei viaggi di Paperino, Paperone e Qui Quo Qua che partivano dal piccolo aeroporto di Paperopoli con un aereo scassato e subito mi è sembrato che le signore della sicurezza avessero la faccia da segugio e le hostess del check-in fossero come le papere in divisa delle storie su Topolino! Pensandoci bene Lussemburgo è come Paperopoli (o Topolinia? io preferisco Paperino...). Sul Kirchberg c'è il deposito di Zio Paperone e il quartier generale di Rockerduck, il ponte rosso che collega il quartiere poi sembra veramente uscito dalla mano di un disegnatore di fumetti! E poi ci sono le macchinone di Rockerduck, la macchinina di Paperino, le macchine Reali con le targhe 1..2...3...la Banda Bassotti intorno alla stazione che col suo orologio panciuto anche sembra uscita da un fumetto. Gli strani canyon e il paesaggio con ponti che passano su foreste e guglie di strani castelli che fanno da sfondo completano il quadro paperopolese...a voi di trovare altri dettagli!

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