lunedì 7 gennaio 2008

Non è mai troppo tardi

Rieccomi a Lussemburgo/Paperopoli dopo questa lunga pausa natalizia.
Oggi sono tornato a scuola, una scuola lussemburghese, nuova nuova, con spazi enormi, coi banchetti tutti ordinati con le sedie sopra e con la campanella che suona ogni 45 minuti.
Mi sono iscritto infatti al corso serale di lussemburghese. Una prof vecchio stampo che ha iniziato dall'ABC. Il pubblico è composto da francesi e portoghesi in maggioranza, con rappresentanze di India, Brasile, Togo, Bosnia e Finlandia, non male. La prof dice che si tratta di una lingua facile facile, con il presente e il passato prossimo soltanto, e pochi vocaboli. Ad esempio bosniaco non si può dire in lussemburghese, e nemmeno montenegrino immagino. Dice che solo i suoni sono difficili. Boh sarà. Intanto ho imparato a dire: Gudde moien, ech ass de coccobill an ech ass italiener. äddi! almeno spero di imparare a capire gli insulti che mi lanciano gli autisti degli autobus quando l'autobus è troppo pieno e vogliono farmi scendere.

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