giovedì 14 febbraio 2008

E invece no

Stasera ho guardato Veltroni da Vespa. Mi ha convinto più di Berlusconi. Ha detto che bisogna avere il coraggio di affrontare il nuovo, è quello secondo me serve all'Italia. E' un uomo di lettere e di cultura, mi ha colpito molto a Parigi quando all'istituto di cultura ha presentato il suo ultimo libro. L'unico problema è la classe politica che lo circonda. Oggi un collega francese mi ha chiesto candidamente: ma mica Mastella si ripresenta?! E io e un altro collega italiano: ma che domande, certo che sì! E' normale. E lui ci ha guardato con la faccia a punto interrogativo. Che paese incomprensibile.

martedì 12 febbraio 2008

L'uomo della provvidenza

Avevo deciso di non parlare più di politica. Spendere parole è inutile. Ma stasera c'è di nuovo l'uomo della provvidenza da Vespa e non ce la faccio a stare zitto. Lui parla agli italiani da questa finestra, è convincente, ci sa fare. C'est parti per altri cinque anni di governo stabile e blindato. E io in Italia non ci torno più.

venerdì 18 gennaio 2008

Ladies' night

L'altra sera volevo andare a vedere il famoso "Lars and the real girl". Arrivo al botteghino, chiedo un biglietto e la tipa ridendo mi fa: "lei non può entrare" "e perché" io, "perché ha la barba..." e mi spiega che è una serata per sole donne. Questa non l'avevo ancora sentita. A Lussemburgo oltre ai posti nei parcheggi per sole donne ci sono gli spettacoli cinematografici per sole donne.
La mia amica, nordica ma più napoletana di me nell'animo (ci vuole poco, devo ammetterlo) mi propone un sotterfugio: lei acquista il biglietto dicendo che è per un'amica, aspettiamo qualche minuto che il film sia iniziato e nell'oscurità entriamo. Dunque facciamo così e riusciamo ad arrivare alla sala. Era illuminata con luci rosa e c'erano centinaia di donne che schiamazzavano e ridevano incitate da un bellimbusto lampadato con la camicia aperta che le provocava in luxlingua. Insomma grottesco. Un bellimbusto di riserva dagli occhi dipinti mi viene incontro e mi spiega divertito che si tratta di una serata speciale. Io e la mia amica non riusciamo a trattenere le risate e ci diciamo sorpresi e indignati. Ci propongono di scegliere un altro film o il rimborso del biglietto. Su loro consiglio optiamo per "I am a legend" ma dopo un po' di scene con zombie feroci, mitraglie, ferite e angoscia ci guardiamo e decidiamo all'unanimità di abbandonare. Sono stati comunque gentili a rimborsarci il biglietto. Abbiamo concluso la serata in un bar con altri amici che avevano boicottato il cinema per protesta contro le discriminazioni e poi a bere una birra con Napo che ha deciso di accettare un lavoro a Paperopoli nonostante sia proprio uno strano posto. Mi tocca ora aspettare il 27 febbraio per vedere questo film.

domenica 13 gennaio 2008

Sorprendente Lussemburgo

Oggi a Lussemburgo c'era un bel sole, finalmente! Anche se la temperatura era prossima allo zero. Ma non voglio parlare del tempo. Prima di arrivare qui da Parigi mi preoccupavo molto. La città è cento volte più piccola della ville lumière, tutti la descrivevano come una sonnacchiosa città di provincia. C'è addirittura un blogger chiamato Luxembored che ha inventato una frase che descrive la città: "Flatliners in a waiting room, welcome to Luxembored!" Effettivamente molte persone vivono qui per un periodo della loro vita, per accumulare molti soldi da godersi poi altrove. E inoltre per molte persone (più di 150000 al giorno pare) Lussemburgo è una città ufficio, visto che sono qui solo nei giorni feriali e il resto della loro vita lo passano al di là della frontiera e nei lunghi tragitti casa-lavoro. Insomma non prometteva nulla di buono. Il primo giorno di lavoro, un dirigente ha detto a noi nuovi arrivati: "se vi annoiate a Lussemburgo è soltanto colpa vostra", lì per lì non gli ho creduto ma poi quello che ha detto si è dimostrato vero. Certo Lussemburgo non è Parigi, loin de là! però offre molti aspetti positivi:
- Si trovano tutti i formati di pasta e moltissimi altri prodotti italiani a prezzi ragionevoli
- Ci si sposta facilmente sia in auto che con gli autobus
- Ci sono un sacco di parchi, foreste, piste ciclabili
- Si parlano un sacco di lingue
- Ampie possibilità per fare sport, con tre belle piscine in città
- C'è un'ampia scelta di film al cinema, commerciali e d'essai in lingua originale coi sottotitoli in francese e olandese (li prendono dal mercato belga secondo me). Pensate, una mia amica canadese mi ha consigliato un film che credevo non sarebbe mai stato distribuito in Europa e invece è in programma martedì a Lussemburgo, unico spettacolo in Europa per il momento. Si tratta di Lars and the real girl. E poi ci sono i film classici della Cinémathèque, uno dei più importanti archivi cinematografici d'Europa pare. Questo mese ad esempio c'è la retrospettiva su Polanski.
- C'è una stupendo auditorium con un'orchestra filarmonica residente, nonché svariati teatri
- Molti artisti famosi passano da qui in concerto. Ci saranno anche Petra Magoni e Ferruccio Spinetti che mi ha fatto conoscere la bella Lucia del blog accanto
- La domenica mattina alle 11.30, all'abbazia di Neumunster c'è l'aperojazz, un concerto jazz in un caffè nel bellissimo contesto dell'abbazia di Neumunster al Grund, eccovi il programma.
Poi, se proprio non c'è nulla da fare ci sono tre paesi nel raggio di 50Km. E Parigi è a 2 ore di TGV ed è sempre bellissimo godersela da turisti. Poi vi farò un post sui difetti...

martedì 8 gennaio 2008

Motori di ricerca

Mi sono messo stasera a guardare le statistiche sulle visite di questo piccolo blog. La cosa più divertente è vedere con quali chiavi di ricerca arrivate su questo sito. Ce ne sono di classiche come "vita a lussembugo" o "ponte rosso a lussemburgo" ed altre meno ortodosse come "foto di aerei scassati" (un collezionista in cerca di carcasse di apparecchi Luxair dismessi?), "vita da paperi" (Paperino viene su questo blog!), "tema: a volte i miei genitori non capiscono che....." (su questo non ho spiegazioni).

lunedì 7 gennaio 2008

Non è mai troppo tardi

Rieccomi a Lussemburgo/Paperopoli dopo questa lunga pausa natalizia.
Oggi sono tornato a scuola, una scuola lussemburghese, nuova nuova, con spazi enormi, coi banchetti tutti ordinati con le sedie sopra e con la campanella che suona ogni 45 minuti.
Mi sono iscritto infatti al corso serale di lussemburghese. Una prof vecchio stampo che ha iniziato dall'ABC. Il pubblico è composto da francesi e portoghesi in maggioranza, con rappresentanze di India, Brasile, Togo, Bosnia e Finlandia, non male. La prof dice che si tratta di una lingua facile facile, con il presente e il passato prossimo soltanto, e pochi vocaboli. Ad esempio bosniaco non si può dire in lussemburghese, e nemmeno montenegrino immagino. Dice che solo i suoni sono difficili. Boh sarà. Intanto ho imparato a dire: Gudde moien, ech ass de coccobill an ech ass italiener. äddi! almeno spero di imparare a capire gli insulti che mi lanciano gli autisti degli autobus quando l'autobus è troppo pieno e vogliono farmi scendere.

giovedì 20 dicembre 2007

La Controra

L'amica del blog accanto, con il suo post sulle caramelle dagli sconosciuti e sui mostri dell'infanzia mi ha fatto venire in mente un po' di mostri dimenticati.
Vengo da una piccola isola, dove non c'erano grandi pericoli. Si giocava a pallone in strada (io a porta perché sono sempre stato una schiappa) e ci si fermava quando, di tanto in tanto, passava una macchina. Ma tornando ai mostri che popolavano la mia infanzia:
- La Controra, che io immaginavo come una donna grossa, sudata e sbuffante con orecchini d'oro luccicanti. La Controra poteva rapirti se non ti addormentavi durante i torridi pomeriggi estivi. Ora, visto che io non ho mai amato questo rito della pennica ho atteso spesso che questa figura si materializzasse e qualche volta è accaduto, si trattava di mia nonna nascosta dietro gli alberi con un lenzuolo in testa.
- Le Janare, donne schiamazzanti dalle lunghissime unghie che volavano su scope e ti rapivano se andavi verso il mare da solo.
- La Giuditta e la Giovanna, donne cattivissime che ti tagliavano la testa e ti facevano accadere cose bruttissime, spuntavano dal mare a scelta tra il 24 giugno, il giorno di San Pietro e Paolo, il 15 agosto, giorni nei quali ovviamente non si poteva andare al mare perché "giornate segnalate".
- Il Munacieddo, folletto che ti portava regali o ti faceva dispetti facendo scomparire o spostando gli oggetti della casa.
Non ho mai avuto paura di questi esseri soprannaturali. Mi hanno sempre terrorizzato invece i serpenti. Una volta me ne sono ritrovato uno a 10 centimetri dalla mia faccia che mi guardava fisso negli occhi e mi faceva la linguaccia.

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